In pizza we trust.
Non me ne vogliano gli amici pizzaioli romani (dai quali farò tappa il prossimo mese), ma a Roma mi sono lasciata tentare, sedurre e “illuminare” dalla pizza di Pier Daniele Seu. Un giovane ostiense che dopo essersi avvicinato al mondo della pizza da adulto (non ha una tradizione di pizzaioli in famiglia) e dopo la sua esperienza al Mercato Centrale di Roma, ha portato, con un suo locale tutto nuovo aperto a inizio anno, Seu Pizza Illuminati, in zona Testaccio, una ventata di aria fresca nel panorama della tonda romana sfornando, senza paura, cornicioni voluminosi, alveolati – lontani dai canoni della tonda romana – e digeribilissimi. Il tutto in un concept nuovo di pizzeria/ristorazione. Non è un caso che il suo logo rappresenti un pizzaiolo con una lampadina al posto della testa.
E allora trovi un bancone con posti a sedere, sì, avete letto bene, con vista sul maestoso forno a legna e sulle mani in pasta di Pier Daniele e del suo staff con, a fianco, quello delle birre alla spina. Fino ad arrivare al menu che regala sì “Certezze” intramontabili come la classica Dop o quelle in stile “Old School” come la Diavola con salame piccante e polvere di olive. Ma anche pizze più creative come quelle della sezione Pizze Seu. Pier Daniele si lascia andare a pizze più pensate e introspettive alla ricerca di abbinamenti insoliti e personali ma equilibrati. Siamo a Roma quindi non poteva mancare la Carbonara in versione pizza con guanciale, crema d’uovo, pecorino e pepe o la Gricia 2.Seu (2015, anno della creazione, feat. Dino De Bellis) con guanciale, crema di pecorino, chutney di cipolla rossa, chicchi e polvere di caffè. E c’è anche la “Valeria” (Valeria Zuppardo è la compagna e socia di Seu nonché direttrice di sala) con fior di latte, provola affumicata, prosciutto arrosto, patate al forno e rosmarino.
Non potevo non notare con gli occhi e con il cuore anche la SANTO/rini con fior di latte, fiocco della tuscia, filetto lardellato del Salumificio Santoro, gel di mandarini ed erbe amare. Pizze d’autore che accontentano davvero tutti i palati con un servizio in sala impeccabile. E poi gli ingredienti sono stati tutti selezionati con amore, come riporta il menu. Il pomodoro è quello di “Italianavera”, il fior di latte e la bufala sono del caseificio “Il Casolare”, l’olio è di “Alfredo Cetrone” e il pepe di “Emporio delle Spezie”.
A proposito di olio non vi nego che la vera sorpresa è stata a inizio cena. Mi riferisco alla sezione “Pane e olio” che ha degnamente sostituito la leggendaria bruschetta. Altro non è che un omaggio a uno dei maestri della panificazione, Gabriele Bonci. Tre tipi di pani (multisemi, pane classico e di campagna) da gustare con quattro varietà di olio selezionatissimo.
Il supplì in foto? Beh. Siamo pur sempre a Roma. E allora come si legge nell’invito nella premessa del menu, “emozioniamoci”.
Ps. Menzione speciale, tra i dolci in collaborazione con la Pasticceria Patrizi di Fiumicino, lo “sferamisù”: sfera al cioccolato, savoiardo al caffè Giamaica, crema di mascarpone e polvere di cacao.
Pizza Illuminati
via Bargoni 10-18, Roma
tel. 06.5883384
Chiusura martedì