Il Tronco (Monopoli, BA)

Quarant’anni e non dimostrarli. Quei due Spicchi del Gambero Rosso devono essere stati davvero un bel regalo per la pizzeria Il Tronco che conta quest’anno quattro decenni di attività e che ora – in una veste totalmente rinnovata dopo un restyling generale nel 2019 in carta, arredamento e comunicazione social – vede la terza generazione della famiglia Lococciolo al timone segnando uno spartiacque importante tra passato e futuro.
La direzione è proprio questa: un mix di originalità, innovazione, tradizione e qualità. Elementi che Michele Lococciolo mette in pratica in particolare nello studio degli impasti e dei lievitati. Il menu ne è la prova. La prova che mettere in tavola la propria identità e la propria esperienza è fondamentale per creare un’esperienza unica e autentica sia per i clienti storici, affezionati da anni, sia per quelli nuovi – che poi ritornano – curiosi di scoprire sapori e reinterpretazioni.

La pizzeria, una vera e propria istituzione in contrada l’Assunta, alle porte di Monopoli, si trova in una posizione strategica per turisti e local, poco distante dalla Statale 16. Un forno, una cucina, un arredamento industrial chic all’interno, un’ampia e luminosa veranda e una location all’esterno, il “Borghetto”, un angolo di pace tra ulivi che contano di certo più di quarant’anni.
La pizzeria nasce sulle fondamenta di un asilo, frequentato dal capostipite Pietro, che insieme alla moglie Anna nel 1984 converte in un’attività di ristorazione, una saletta con una ventina di coperti. Coperti che nel tempo aumentano sempre di più fino a quando il figlio Michele, affiancato dalla compagna Antonella, decide di portare idee nuove in carta e rinnova il locale.

La scelta dagli antipasti alla pizza è ardua perché la tentazione di provare tutto è forte. Non troviamo solo polpettine e patatine – ma badate bene, non polpettine e patatine sciué sciué bensì polpette rustiche o con Black Angus e patatine con maionese al tartufo e parmigiano – ma anche lievitati e tranci di pizza gourmet. Gli ingredienti sono per lo più locali e selezionati con cura. Vogliamo rimanere “leggeri” quindi puntiamo sulle verdure e scegliamo il trancio “Fave e cicorie ma sulla pizza” con canestrato pugliese, crema di fave, cicorie, cipolla agrodolce e peperone crusco. L’impasto è quello della pizza “napoletana croccante”, un’interpretazione libera del disco con il cornicione più pronunciato, questa invece resa croccante e friabile con un impasto composto da farina di tipo 1 in purezza. Non vi aspettate, insomma, la classica pizza napoletana soffice e morbida. Ci attira anche il Cubotto “Cotto”, focaccia croccante realizzata con impasto di orzo e riso integrale farcita con prosciutto cotto di alta qualità, formaggio stracchinato, funghi cardoncelli e maio al tartufo.
In carta ci sono anche diverse Margherite per tutti i gusti – – tra cui l’Affumicata con passata di pomodoro Lapietra (nickel free), Bufala DOP, pomodoro confit, basilico, cacioricotta affumicato e olio evo – e tra le pizze sottili, suddivise tra Radici e Speciali, anche la Carpaccio, un cavallo di battaglia de Il Tronco, la Apulian Pizza più iconica della pizzeria con passata di pomodoro del Gargano, fiordilatte, carpaccio di manzo, radicchio, rucola e grana padano, dressing di limone e olio evo Intini.

Un orecchio attento come il mio non poteva non notare una buona selezione musicale mentre l’occhio è caduto sulla carta delle birre (tra i birrifici locali Birranova e Raffo) e sul servizio attento e cordiale. Forse l’unico appunto potrei farlo ai tavoli di una saletta un po’ troppo ravvicinati ma questo non ha intaccato l’esperienza. A proposito, potete anche fare una Pizza Experience, un percorso di degustazione per conoscere tutti i diversi impasti del menu.

Cubotto di focaccia croccante Cotto
Fave e cicorie ma sulla pizza
La Diavola
L’Affumicata