***UPDATE: la pizzeria Partenope si è trasferita da Conversano a Polignano a Mare (BA).
“𝚂𝚌𝚞𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚜𝚎 𝚟𝚒 𝚜𝚎𝚛𝚟𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚕𝚎 𝚗𝚞𝚟𝚘𝚕𝚎”
(𝙵𝚊𝚋𝚒𝚘 𝙱𝚎𝚛𝚐𝚊𝚖𝚘) 🍕
Gli amanti della pizza napoletana sanno cosa sia una nuvola ☁️ .
Un cornicione soffice e pronunciato.
Il risultato di una signora lievitazione.
Un’alveolatura fatta di spazi circolari irregolari.
La leggerezza.
Queste nuvole ora sono arrivate a Conversano dove da poco più di un mese si respira aria napoletana.
A portarle è stato un napoletano doc, Fabio Bergamo, originario dei Quartieri Spagnoli, ex modello e ora anche stylist, cresciuto in una famiglia di pizzaioli da quattro generazioni.
La pizzeria-ristorante si chiama Partenope, 197 coperti e un dehors pronto per le calde serate d’estate.
Giustino Pollasto è stato il primo pizzaiolo di Partenope. Dopo qualche mese Salvatore Pagano ha preso il suo posto.
L’impasto, studiato e creato dal pizzaiolo Ciro Savarese di “Anema e Pizza” di Arzano (Na), conta 72 ore di lievitazione e il 67 per cento di idratazione.
Il fornaio fa scivolare la pizza farcita sulla platea del forno, su una preziosa pietra di Sorrento, all’interno di un bellissimo forno a legna (update: a qualche mese di distanza, a giugno, i forni sono diventati due). Gira, come da disciplinare, la pizza una sola volta per una cottura uniforme in tutta la sua circonferenza.
Lo scandire del tempo è quello napoletano: un minuto e mezzo.
I profumi sono quelli campani. La Regina Margherita è un must per sentirli tutti: pomodoro San Marzano Dop schiacciato a mano, mozzarella di bufala direttamente da Salerno, scaglie di parmigiano 24 mesi, olio evo (Fabio ha fortemente voluto un olio pugliese, di Cerignola).
C’è poi la Carrettiera: provola, salsiccia di nero casertano, friarielli, olio evo. Provata anche in versione rossa. Ma la morte sua resta quella bianca.
In menu tante le pizze interessanti, come l’Anema e Pizza, in onore di Savarese: provola, friarielli, pancetta croccante, olio evo e crema di tarallo napoletano.
Potete gustare anche le stuzzicherie tipiche di una pizzeria napoletana come i crocchè, le montanare o il cuoppo fritto di terra. E se non avete voglia di pizza (pazzi 🤪) potete scegliere tra i primi come pasta fagioli e cozze o un pacchero con ragù napoletano e salsa al caciocavallo, secondi piatti, burger e taglieri. Tutti sapientemente cucinati dal giovane chef conversanese Stefano L’Abbate, che cura anche la preparazione dei condimenti delle pizze. Suo il merito di un dolce gettonatissimo a Partenope: il tiramisu scomposto inondato di caffè live. Ma c’è anche l’immancabile babà.
È tutto molto romantico.
Fabio guarda avanti. Al futuro e all’evoluzione.
E per Conversano – ma anche per me – questa “napolitudine” è già una grande svolta. Perché purtroppo si parla tanto di pizza napoletana ma chi può dire di conoscerla veramente?
Che poi la leggenda della sirena Partenope è bellissima. Viene narrata nell’Odissea. A grandi linee. Ulisse, avvertito dalla maga Circe, per resistere al canto ammaliatore delle sirene si fa legare all’albero maestro della nave e ordina ai suoi uomini di mettersi dei tappi nelle orecchie. Le sirene per la delusione si suicidano scagliandosi sugli scogli. Partenope viene portata dalle correnti marine tra gli scogli di Megaride dove oggi sorge Castel dell’Ovo. Dopo essere stata trovata da alcuni pescatori il suo corpo si dissolve trasformandosi nella morfologia del paesaggio partenopeo. Diventa così la protettrice del luogo dando il nome a quel “piccolo villaggio” che oggi tanto amo, Partenope o più comunemente Napoli.
Margherita: 5 euro
Partenope
Via Maria Marangelli, 12/A
70014 Conversano BA
tel. 080 332 4764